Se state pianificando la pensione futura dovete conoscere la possibile novità 2025, Quota 41. Vediamo come potrebbe strutturarsi.
Le richieste dei cittadini saranno accontentate con la futura riforma delle pensioni? Si cercano scivoli pensionistici flessibili e strutturali che non taglino troppo l’assegno mensile. Quota 41 è un’ipotesi ma la versione soft potrebbe non piacere.
La prossima Legge di Bilancio è in fase di costruzione. I dettagli da definire sono numerosi e in più direzioni. Il lavoro del Governo dovrà concentrarsi sulla ricerca di risorse che possano supportare le varie idee di interventi per risollevare l’Italia, aiutare i cittadini, ridurre il debito pubblico. Per i lavoratori servono nuovi scivoli pensionistici che rendano l’uscita dal mondo del lavoro piacevole e non un incubo perché non si sarà come sopravvivere con un assegno dall’importo esiguo.
Chiedono forme di pensionamento strutturali e flessibili che superino la Legge Fornero. Una richiesta che con molta probabilità resterà vana. Forse ci saranno cambiamenti ma inutile sperare che siano così vantaggiosi per i cittadini come sperato. Come detto servono risorse che lo Stato non ha. In più c’è l’esigenza di non rendere tanto accessibili le forme di pensionamento anticipato. Più gli italiani rimangono a lavoro meglio è. Come verrebbe modificata la situazione con Quota 41?
L’idea di Quota 41 prende forma: come funzionerebbe
L’idea della Lega è Quota 41 in versione soft per non gravare troppo sulle casse statali. Lo scivolo permetterebbe ai lavoratori di andare in pensione con 41 anni di contributi accettando, però, il sistema di calcolo contributivo (come accade per Opzione Donna e Quota 103) indipendentemente dal momento in cui sono iniziati ad essere versati i contributi. Significherebbe un bel taglio sull’assegno soprattutto per chi molti anni di contribuzione maturati entro il 31 dicembre 1995.
Tra i progetti della nuova Quota 41 un tetto delle pensioni più basso. Decidendo di andare in pensione con questo scivolo non si potrà ricevere un assegno di importo superiore ad un determinato limite (come per Quota 103). Questo limite potrebbe essere di 2.459 euro ma potrebbe anche venire ridotto. Inoltre si pensa ad un ampliamento della finestre di decorrenza da tre e sei mesi ma è una modifica di cui nemmeno la Lega è convinta.
Considerando le caratteristiche di Quota 41 conviene realmente sostituire Quota 103 con questa misura? Le differenze sono veramente minime e il risparmio probabilmente a poco servirebbe per recuperare risorse. Inoltre ci sono l’APE Sociale e Opzione Donna da rinnovare preferibilmente senza ulteriori cambiamenti dopo quelli del 2024. Cosa accadrà? Dobbiamo attendere qualche mese per saperlo con certezza.